Interviene
Romano Madera, professore universitario di antropologia filosofica, filosofia delle scienze sociali e filosofia morale, analista biografico junghiano e socio AIPA e IAAP
Abstract
Il nudo piacere di vivere è la condizione di vita più semplice. Richiede soltanto la pura esistenza, l’energia della sopravvivenza presente in tutti gli esseri viventi. E insieme, al contrario, il nudo piacere di vivere è la condizione di vita più complessa. Richiede un esercizio costante della mente in pensieri, sentimenti, educazione della percezione. Nasce dall’attenzione, dalla calibrata misura e dal discernimento dei desideri e delle avversioni. Tuttavia può rivelarsi all’improvviso, come un colpo di fulmine, come un amore che ti rapisce in un istante e solo dopo averti conquistato si lascia, a fatica e controvoglia, seguire nel labirinto delle impressioni del passato, nelle fantasticherie di futuro, nelle costruzioni che mille desideri e mille mancanze hanno composto in figure appena accennate, in cui si sono sciolte e raccolte le più disparate aspettative di bene e di bello.